Seminario Intensivo a cura di VANIA CASTELFRANCHI del Teatro YGRAMUL
La Commedia dell’Arte, l’esperienza delle compagnie italiane che nel XVI secolo dettero inizio al professionismo teatrale, parte dalle maschere, non solo come strumento di artificio teatrale o di tutela dell’identità di attori spesso fuorilegge, ma soprattutto come riconoscimento immediato di archetipi ben definiti, calati nella realtà sociale dell’epoca: ecco che la Fame diventa Zanni, il Potere diventa Pantalone, il Sesso Colombina ecc….
L’urgenza antropologica universale alla base deve quindi conformarsi in una sintesi teatrale per comunicare al mondo.

In questo percorso cercheremo di ritrovare i grandi temi universali, studiarli, approfondirli, incarnarli, e alla luce di questo incontrare le Maschere della Commedia, con le posture, le gestualità e le vocalità di riferimento, in relazione alle urgenze che ognuna di esse incarna in misura più prevalente. Ecco che allora il lavoro sulla Commedia dell’Arte ritorna alle radici, si fa “TERRA” della questione, non solo come disponibilità a riscoprire il sapore primordiale, ma anche come ricerca della sua essenza primaria, ritrovare un gusto universale, partendo dal particolare della sua specificità sociale e culturale italiana… per farsi al fine “CARNE” sulla Scena, nei panni dell’Attore volto a comunicare un Teatro vivo, moderno, attivo!
