Storia di Barbablù
Con Roberto Mascioletti, Alessandra Tarquini, Roberta Bucci, Marcello Salvatore, collaborazione artistica di Roberta Bucci;
Regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati
Gli attori sono in riga, con lo sguardo nel vuoto. Strumenti musicali suonano melodie improbabili. Presto la vicenda, fiabesca ed onirica, si svilupperà attraverso capovolgimenti continui. Si parte da una serrata narrazione accompagnata da suoni, rumori e versi. “Riuscirà la giovane e avventata moglie a sfuggire alla lama dello spaventoso marito?”.
E’ uno spettacolo in cui i bambini ridono e gli adulti, quasi quasi, si spaventano. Una logica a-logica sospinge lo spettacolo: ogni possibile linguaggio è messo in discussione, tutto è finto, tutto è visibile, svelato… e tutto è improbabile. Tutto, d’altro canto, è veloce, quel tanto che serve a frustrare i sensi e ad abbandonarsi al flusso del racconto. Nella povertà dell’allestimento, nel grottesco, nell’onirico e nel ridicolo si ritrova, alla fine, il senso del linguaggio del teatro.
Durata: 50 minuti. Spettacolo per tutti. Informazioni e contatti: teatrabile@yahoo.it Cell 329 6777332
foto di andrea mandruzzato
Altre notizie di approfondimento:
Lo spettacolo ha festeggiato 1l 27 dicembre 2012 la replica numero 100 (siamo adesso a quota 130 e la storia va avanti).Nato come esperimento di teatro-laboratorio, “Storia di Barbablù” ha una drammaturgia originale che, partendo dalla struttura della fiaba trascritta da Perrault, recupera elementi tratti dalle storie della tradizione popolare abruzzese.
“Solido” e longevo, apprezzato anche nelle repliche all’estero (in Olanda e Germania), per Teatrabile è uno spettacolo di “resistenza” a tutte le intemperie che, come è noto, attanagliano (anche) il mondo del teatro e della produzione culturale; uno spettacolo che è anche uno “strumento” che ha permesso, negli anni, il consolidarsi di un gruppo artistico motivato e competente.
Particolarmente adatto ai ragazzi ( anche ai più piccoli) è, con i suoi molti livelli di lettura, sempre apprezzato da tutti. Gli adulti, di solito, restano affascinati da una visione vitale, giocosa, “totale”, un po’ femminista, un po’ Brechtiana e parecchio Rodariana dell’arte e del teatro.
Uno spettacolo in cui “tutti i bambini ridono e i grandi quasi quasi si spaventano”.
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